lunedì 3 luglio 2017

Recensione Maze Runner: Il Labirinto

Buongiorno a tutti lettori e bentornati sul mio blog!
Recentemente ho finalmente congluso la lettura di Maze Runner: Il Labirinto e ho deciso di recensirlo per voi!
Quindi ciancio alle bande e vai con la scheda




Titolo: Il Labirinto, Maze Runner
Autore: James Dashner
Casa Editrice: Fanucci Editore
Genere: Distopico, Fantascientifico
Pubblicazione: Maggio 2011 
Pagine: 388
Prezzo: 8,42€


TRAMA:

Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.


Valutazione:





COSA NE PENSO:

Ho conosciuto questa saga grazie al film che ho visto al cinema subito dopo l'uscita nelle sale nel 2014 e dire che l'ho amata è dir poco (in tutto ció potrebbe aver giocato un ruolo importante il mio immenso amore per l'attore principale Dylan O'Brien, ma questi sono piccoli dettagli).


L'anno successivo non mi sono persa assolutamente il seguito e poco dopo è arrivata la fulminante dichiarazione: la serie è stata tratta dai libri di James Dashner. Come facevo a non fiondarmi immediatamente in libreria?
Ho procrastinato la lettura del libro per anni finché un bel giorno qualche mese fa non decisi di iniziarlo in attesa del terzo film (rimandato a causa di un incidente sul set durante una scena d'azione che ha causato non pochi danni all'attore protagonista) (tranquille, ora sta bene e le riprese sono state terminate, l'uscita del film è prevista per Febbraio 2018).








Non l'avessi mai fatto! Questo libro è stato deludente su tutta la linea.
Iniziamo dal fatto che mi ha mandato in una reading slump durata mesi e conclusa finalmente con la fine del libro.
La trama generale io l'ho trovata originale e interessante ma a mio parere è stata elaborata poco e male. Colpi di scena? Pochi, pochissimi, abbastanza prevedibili. Nonostante la lunghezza io l'ho trovato privo di phatos e di azione coinvolgente.








Nonostante sia narrato in modo da farci sapere i pensieri del protagonista (anche se non in prima persona), non mi sono affatto affezionata a Thomas. Ho trovato questo personaggio molto lunatico e apatico. Insomma, sei stato catapultato in un mondo a te sconosciuto però tutto bene, fai come se fossi a casa tua, bellissimo davvero.
Lunatico perchè? Un secondo prima è timido, quello dopo egocentrico, subito dopo ancora modesto, poi di nuovo spavaldo.


"Thomas sentì salire un'ondata di orgoglio, che però poi si spense. Si sentì schifato dalla felicità che aveva appena provato."

In linea generale, non mi sono innamorata di nessun personaggio in particolare (forse un po' Newt in certi punti) perchè li ho trovati piatti e stereotipati, non c'è stata alcuna crescita.
Lo stile di scrittura non è originale o accattivante (non so se questo sia colpa della traduzione) (a opera di Annalisa Di Liddo) ma piuttosto sciatto e monotono.

Insomma, questo libro non ha suscitato in me nessuna emozione (tranne la felicità di averlo concluso) quindi direi che la mia valutazione è così alta solo grazie al plot generale che, ammettiamolo, è stato meglio sfruttato nel film.
Quindi io non consiglio la lettura di questo libro ma vi raccomando di recuperare la trasposizione cinematografica quanto prima perchè merita davvero tanto (vi devo ancora ricordare che l'attore protagonista è Dylan O'Brien?).
Se comunque siete rimasti intrigati dalla trama io vi lascio il link qui sotto per acquistare il libro da Amazon e aspetto nei commenti il vostro parere sul libro e/o sul film.

A presto,
Chiara





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